Il parquet a doghe, sia esso tradizionale o in materiali nuovi, è considerato molto resistente. Può però succedere che una doga si rovini o si spezzi.
In questo caso, occorre intervenire subito.
Per potere sostituire una doga di parquet, occorre averne conservate alcune al momento della posa. Se il parquet è recente, in genere ciò si verifica. Se al contrario è piuttosto vecchio, sarete spesso costretti ad acquistare una doga presso un negozio specializzato. La difficoltà consiste nel trovare una doga della stessa tinta esatta; a volte, non si ritrova neanche più la stessa larghezza. Ciò vi costringerà a sagomarvi una doga adatta partendo da una acquistata, mentre poi dovrete correggere la tinta con un mordente, il che vi obbligherà ad eseguire delle prove che potranno prendervi molto tempo.
In linea di massima, sostituite una doga solo se non potete farne a meno e quando non è possibile restaurarla. Esistono diversi prodotti che consentono di chiudere i fori e le fessure, sono facili da applicare e si lasciano lavorare bene dopo l’essiccazione: è possibile piallare, levigare, o verniciare. Gli unici casi in cui è necessaria la sostituzione si presentano quando le doghe sono rotte o molto danneggiate da agenti chimici o dal fuoco, ecc., o quando sono state forate o tagliate per far passare tubazioni o tavolati che sono stati poi rimossi.
Sostituzione di tavolette preassemblate
Alcuni parquet moderni sono costituiti da tavolette di legno molto sottili, incollate su un supporto più o meno grande costituito da un derivato del legno. Le larghe doghe così ottenute sono assemblate a scanalatura e linguetta come le doghe classiche. In questo caso, la sostituzione è abbastanza semplice, poiché non è necessario togliere il pannello, ma semplicemente una delle tavolette. Iniziate scollando lungo i bordi questa tavoletta, che è assemblata con giunto a squadra con le sue vicine. Utilizzate un coltello qualsiasi: la lama deve essere piuttosto fine per penetrare nella scanalatura, ma sufficientemente rigida per non piegarsi. Continuate incidendo la tavoletta con lo scalpello (colpito con il mazzuolo) partendo dal centro e procedendo verso i bordi e le estremità. Questa operazione deve essere eseguita con prudenza, perché si tratta di spezzare la tavoletta senza intaccare il pannello di supporto. Non colpite quindi troppo forte. Quando la tavoletta sarà stata tolta, eliminate i resti di colla mediante il tagliente dello scalpello o con un raschietto. Per posizionare la nuova tavoletta, utilizzate una colla polivalente per rivestimenti di pavimenti, e non una colla a contatto. Applicatela con la spatola sulla faccia inferiore della tavoletta, posizionandola poi con cura e picchiettandola leggermente, affinché si trovi allo stesso livello delle altre. Non dimenticate che qualsiasi differenza di livello sarà perfettamente visibile su un parquet moderno. Asciugate subito le sbavature di colla mediante una spugna umida. Attendete almeno 24 ore prima di camminare sul punto riparato.
Su travicelli
Le doghe dei parquet tradizionali sono fissate su listelli di sezione rettangolare (da 26 x 65 mm a 45 x 105 mm) che poggiano sui travetti del solaio (cioè della struttura portante del pavimento). L’interasse dei listelli è in genere compreso tra 40 e 60 cm.
In questo caso, togliere una doga può essere un’operazione piuttosto complessa, perché aderisce fortemente con le vicine, soprattutto se si tratta di un vecchio parquet in cui il legno ha subito delle deformazioni. La cosa più semplice consiste nell’attaccare la doga con lo scalpello nel centro per romperla. Si può anche segare il lato linguetta dell’elemento da togliere mediante il seghetto alternativo, dopo aver praticato un foro con il trapano per introdurre la lama. Occorre però fare attenzione a non tagliare i listelli. Se volete sostituire solo una parte della doga, dovrete troncarla al limite scelto, inclinando la lama del seghetto alternativo a 45°: in tal modo, la nuova doga potrà poggiare su un supporto (ad ugnatura) alla sua estremità.
Per posizionare la nuova doga, dovete smussare una delle guance della scanalatura per poterla farla scivolare sulla linguetta della doga vicina. Eseguite questo taglio con la sega circolare o la fresatrice, oppure con un incorsatoio. Inchiodate anche un listello riportato sui due vicini. La nuova doga poggerà su questo pezzo. Questa tecnica è particolarmente consigliata per gli assiti che tendono a cedere o a cigolare.
Con linguetta riportata
Per sostituire rapidamente la doga rovinata, segate a qualche millimetro da ogni bordo. Utilizzate il seghetto alternativo dopo aver praticato dei fori per introdurre la lama, ma facendo attenzione ai listelli. Per inserire la nuova doga, asportate una delle
guance della scanalatura e anche la linguetta per realizzare una rientranza. Incollate e posizionate una linguetta riportata di legno duro nella scanalatura della doga vicina. Posizionate la nuova doga dopo aver applicato una colla vinilica in ogni rientranza.
Sostituzione di due doghe
Quando una doga è rovinata, spesso è più pratico togliere anche quella vicina. Infatti, in questo caso non è necessario smussare linguetta o guancia per riuscire ad incassare la nuova doga sull’elemento successivo. Si assemblano le due nuove doghe a V e si preme al centro per posizionarle.
Anche in questo caso, bisogna incollare tutte le scanalature mediante colla vinilica, quindi applicare dei pesi piuttosto consistenti sulle due doghe per tenerle ferme durante il tempo di essiccazione.
Riepilogo
Segate con il seghetto alternativo a qualche millimetro dai bordi della doga da sostituire. Praticate dei fori per introdurre il seghetto alternativo facendo attenzione ai listelli.
Posizionate la nuova doga dopo aver asportato una delle guance della scanalatura; a volte si adatta senza che sia necessario togliere la linguetta (soprattutto se le doghe sono larghe).
Per ottenere una buona tenuta della nuova doga, che non ha più scanalatura. dovrete utilizzare una colla vinilica e bloccare in posizione con dei pesi durante l’essiccazione.
Luca Pulsi
Luca Pulsi è un esperto professionista nel campo dell'edilizia con una notevole esperienza di 25 anni alle spalle. Ha dedicato i suoi ultimi 15 anni alla specializzazione nella posa in opera di parquet, diventando un punto di riferimento nel settore.
La sua profonda conoscenza del legno e delle sue diverse varianti lo rendono l'esperto ideale per consigliare la soluzione migliore per ogni ambiente e necessità.